(ANSA) - TRENTO, 19 SET - Il Dipartimento di ingegneria e
scienza dell'informazione dell'Università di Trento, in
collaborazione con l'Università di Ulm, in Germania, sta
studiando un sistema per avvisare il ciclista della presenza di
eventuali pericoli in montagna. Il sistema si baserà su
tecnologie già esistenti progettate per prevenire gli incidenti
in città.
Entrambi appassionati di mountain bike, Segata e Zucchelli
hanno svolto una campagna di misurazioni in Val Gardena. I test
sono stati fatti su due percorsi: uno di downhill riservato solo
alle bici e un altro condiviso con escursionisti a piedi. Nel
corso dei test i dispositivi sono stati montati a bordo dei due
veicoli, il primo fermo, il secondo in movimento. In un caso,
per esempio, la bici è stata posizionata all'uscita da una curva
per simulare la presenza di un ciclista caduto sul tracciato in
un posto con scarsa visibilità, mentre l'altra sopraggiungeva.
Ogni radio ha registrato le informazioni ricevute dall'altra
inerenti alla qualità del segnale, in quale punto questo veniva
perso e la distanza tra i due apparecchi. Dopo le analisi, è
emerso che le tecnologie funzionano bene, ma che permangono
alcuni problemi legati all'ambiente e alla perdita del segnale
Gps, necessario per la comunicazione in una delle tecnologie
considerate nello studio.
L'obiettivo è quello di ridurre gli incidenti in mountain
bike che, come dimostrato dagli ultimi dati diffusi dal Soccorso
alpino del Trentino, sono aumentati: nel 2023 sono stati 244
contro i 221 dell'anno precedente.
I passaggi successivi dello studio riguarderanno
l'ingegnerizzazione dello strumento, la creazione
dell'interfaccia con l'utente, il design dei componenti
elettronici. Nelle intenzioni degli autori dello studio si
prevede anche la possibilità di far partire automaticamente la
richiesta di soccorso se il dispositivo rileva un incidente.
(ANSA).
Meno incidenti in mountain bike con tecnologie avviso pericoli
Tecnologie progettate per città e sperimentate in Val Gardena