Trentino

Assessore, 'alla scuola Goethe violata la disciplina vigente'

Achammer, 'non si intende imporre l'obbligo di tedesco a pausa'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 08 OTT - "La situazione giuridica è chiara: ci sono una serie di discipline che non consentono la creazione di una classe speciale" per alunni non di madrelingua tedesca.
    Lo ha detto l'assessore provinciale all'istruzione in lingua tedesca, Philipp Achammer, rispondendo ad un'interrogazione su temi d'attualità di Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann). A settembre il progetto della scuola elementare Goethe, poi stoppato dalla Provincia, aveva suscitato polemiche.
    Nell'interrogazione si criticava, tra l'altro, il provvedimento disciplinare rivolto alla direttrice che, secondo Widmann, "aveva proposto una soluzione sensata". "Il provvedimento disciplinare - ha spiegato Achammer - non riguarda la formazione della classe, ma la violazione delle discipline vigenti, tenendo conto che la direttrice era già stata avvisata in primavera".
    All'aumento degli alunni di madrelingua non tedesca nelle scuole tedesche era dedicata anche un'interrogazione di Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) che ha chiesto quale sia la posizione della giunta provinciale sulla proposta di rendere obbligatoria, a scuola, la lingua tedesca durante la pausa "per una migliore integrazione dei bambini stranieri". Achammer ha evidenziato la difficoltà di imporre un obbligo ("Forse con un bastone?"), ritenendo che "il tempo della pausa sia fatto per svagarsi". "Il tema è stato discusso anche in Austria - ha aggiunto l'assessore - e l'obbligo di parlare tedesco è stato indicato come anticostituzionale. Sfide simili ci sono in altre regioni, ma non si intende introdurre un obbligo". (ANSA).
   

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