(ANSA) - TRENTO, 11 OTT - Il picco dell'epidemia di
bostrico in Trentino è alle spalle, ma prosegue il monitoraggio
e la messa in campo di misure di contenimento. Intanto, lo
sguardo è proiettato verso il ripristino, con le attività di
rimboschimento al ritmo di 450.
La nuova classificazione vede passare 'a rischio basso' 34
comuni catastali; quelli che passano 'a rischio medio' sono 16
(giallo) e infine passano 'a rischio elevato' (rosso) 27 comuni
catastali. La maggior concentrazione delle aree ad elevato
rischio della pullulazione - ossia della diffusione - del
bostrico è concentrata nel Trentino orientale: il più colpito da
Vaia nel 2018.
Per quanto riguarda le potenziali ricadute di tipo
idrogeologico, è stato aggiornato l'impatto delle aree
gravemente danneggiate da Vaia e dal bostrico sui principali
bacini idrografici. Appare in aumento la superficie danneggiata
nel bacino dell'Avisio, che passa dal 13% al 15,5% e del Vanoi
(dall'8% al 9,6%). L'aumento appare invece più contenuto sui
bacini del Fersina (dall'11% al 12,1%) e del Cismon (dal 13% al
14,1%). Nel bacino del Brenta l'aumento della superficie di
bosco gravemente danneggiata, si limita a passare dal 10% al
10,5%. (ANSA).
Il picco dell'epidemia di bostrico in Trentino è alle spalle
Rischio idrogeologico aggiornate mappe aree danneggiate da Vaia