(ANSA) - TRENTO, 23 OTT - Le imprese di bar e i pubblici
esercizi in provincia di Trento sono calati di circa duecento
unità dal 2012, attestandosi a 1.214 realtà.
"Negli ultimi anni il nostro settore ha affrontato una crisi
senza precedenti nella ricerca di personale qualificato. I
giovani che entrano oggi nel mercato del lavoro cercano molto
più di un semplice stipendio: richiedono flessibilità,
opportunità di crescita e un ambiente che favorisca il
benessere. Rispetto al passato, non sono più disposti a
sacrificare la qualità della vita per un impiego", ha detto
Roman.
A quanto emerso, nel 2023 in Trentino le nuove assunzioni
sono state 55.823, delle quali il 60% avvenute nel comparto
alberghiero e il 40% nei pubblici esercizi. Il mercato del
lavoro mostra una forte componente femminile, con picchi che
raggiungono il 58% di nuove assunzioni nel comparto alberghiero.
Al contempo, le nuove assunzioni di lavoratori stranieri
rappresentano una quota significativa della forza lavoro (34%
nel settore alberghiero e 25% nella ristorazione).
Per creare migliori condizioni lavorative, a quanto riferito
dalla presidente, l'associazione "ha lavorato per introdurre
nuove tutele contrattuali che migliorino le condizioni di
lavoro, offrendo non solo salari equi ma anche opportunità di
formazione continua e altri benefici, compatibilmente con
l'erosione dei margini che la situazione economica provoca per
le nostre imprese". Inoltre, si prevede un patto per il lavoro
che coinvolga imprese, scuole ed enti pubblici.
All'assemblea è intervenuto anche l'assessore al turismo,
Roberto Failoni, che ha rilevato l'importanza della formazione e
ha ribadito l'intenzione dell'esecutivo provinciale di trovare
una risposta alla crisi abitativa attraverso il recupero degli
immobili sfitti e la realizzazione di foresterie per i
lavoratori del comparto. (ANSA).
Calano i pubblici esercizi in Trentino, perse 200 unità dal 2012
Roman: "Crisi senza precedenti nella ricerca di personale"