Trentino

Garante detenuti, 'serve maggiore presenza delle istituzioni'

Menghini: "E' necessaria nel carcere di Spini di Gardolo"

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 04 NOV - "Mancano risorse finanziarie adeguate ed è drammatico e desolante il dato dei suicidi e degli atti di autolesionismo dentro le strutture detentive". Lo ha detto Antonia Menghini, Garante dei diritti dei detenuti della Provincia di Trento, relazionando sugli ultimi mesi di attività e sulla situazione carceraria in Trentino alla vigilia della possibile nomina del nuovo Garante in consiglio provinciale.
    "È necessaria - ha affermato Menghini - una maggiore presenza delle istituzioni dentro la casa circondariale di Spini di Gardolo, la stessa magistratura di sorveglianza deve venire più spesso nel carcere e toccare con mano le situazioni".
    "Inesorabile" è stata definita la lenta crescita del numero di ospiti della struttura trentina e dei detenuti in Italia e, secondo Menghini è "improvvida" la riforma della media sicurezza del 2022. La Garante ha poi criticato il modello di custodia chiusa (nelle celle), che impedisce ai detenuti di muoversi nei corridoi di sezione.
    L'offerta trattamentale, ha poi annotato Menghini, "è troppo ridotta e questo è un gravissimo autogol per la società civile, nella quale grande parte dei detenuti tornerà inevitabilmente in tempi non lunghi". Altro problema: il frequente invio a Trento di soggetti particolarmente problematici, "sfollati" da altri istituti di pena. La garante ha invocato più misure alternative al carcere e più ascolto dei detenuti.
    A bilancio finale della propria esperienza nel ruolo, Menghini ha detto che s'è trattato di "un lavoro molto faticoso anche sul piano psicologico, spesso purtroppo frustrante per le tante occasioni in cui alle segnalazioni o richieste del garante è seguito il silenzio delle autorità preposte". (ANSA).
   

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