(ANSA) - TRENTO, 13 NOV - Nel 2023 sono state 2.500 le
situazioni di bisogno personali o familiari incontrate dalla
Chiesa di Trento, attraverso i centri di ascolto Caritas sul
territorio e l'attività di Fondazione Caritas diocesana.
"La povertà è in grande aumento a livello nazionale e locale.
Il primo dato che emerge è che la povertà colpisce in modo
pesantissimo il mondo giovanile. Ma ci sono anche molti anziani
che rinunciano anche a curarsi perché non hanno la risorsa per
far fronte alla fragilità della loro condizione. Non vi è solo
quella economica, ma anche la povertà relazionale, che scatena
un disagio psichico sempre più forte", ha affermato
l'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi.
Lo scorso anno, la rete Caritas locale ha garantito
interventi economici per 700mila euro (usate perlopiù per le
spese della casa), a cui si aggiungono circa 610mila euro
distribuiti negli ultimi tre anni a 1.341 beneficiari attraverso
il Fondo straordinario di Rovereto.
Le persone che hanno fatto domando allo Sportello maschile
per l'accoglienza sono state 1.767 (il doppio del 2022), 1.147
persone sono state accolte nelle strutture di Caritas per
senzatetto e 149 persone hanno beneficiato degli alloggi
dell'ente. Altre 157 persone sono state accolte nell'ambito del
progetto dedicato all'accoglienza dei migranti.
I negozi Altr'uso hanno visto l'accesso di 30mila persone
(+22% rispetto al 2022), per 60mila capi venduti.
I volontari di Caritas in Trentino sono poco meno di 800, che
affiancano i 70 operatori professionisti. I punti di ascolto
territoriali sono 38.
"Quello che fa paura e che il dato sulla povertà non scuote
le coscienze, non vi è un sussulto da parte della società civile
che potrebbe portare a una soluzione. viviamo un momento
divisivo, con la mania dell'uomo forte e vincente che crea
ulteriore impoverimento sociale. Bisogna partire dal ricostruire
la comunità", ha concluso Tisi. (ANSA).
In Trentino 2.500 casi di povertà seguiti da Caritas nel 2023
Tisi: "Fa paura che il dato non scuota le coscienze"