(ANSA) - TRENTO, 27 NOV - Si trova in carcere e deve
rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali un
uomo di origine straniera da tempo residente in valle di Fiemme,
in Trentino, che è stato arrestato dai carabinieri della
Compagnia di Cavalese. Ai militari è arrivata la telefonata di
uno dei figli che in maniera concitata ha riferito che il
fratello più piccolo era inseguito e minacciato dal padre.
L'uomo, resosi conto della chiamata alle forze dell'ordine, ha
fatto finta di niente e come se nulla fosse è andato al lavoro
lasciando i figli in lacrime e in preda al terrore.
Nel frattempo una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia
di Cavalese è arrivata sul posto raccogliendo le prime
testimonianze. Sulla scorta dei gravi elementi raccolti e
considerata la grave esposizione a pericolo delle vittime i
carabinieri si sono attivati per procedere al loro trasferimento
d'urgenza in una località protetta. Le indagini hanno poi
chiarito che il tentativo di aggressione era scaturito dal fatto
che il ragazzino, esasperato dall'ennesima azione violenta in
danno della madre, presa a pugni in viso, si era rifiutato di
andare con il padre al lavoro, per poter accompagnare la donna
al pronto soccorso.
Secondo gli accertamenti dei carabinieri, già prima di
giungere in Italia, l'uomo era solito alzare le mani aggredendo
in sequenza sia la moglie che i due figli minori. Pare inoltre
che l'uomo non si preoccupasse del fatto che i propri familiari
per più giorni rimanessero senza provviste, costringendo la
moglie a far fronte alla situazione con gli avanzi e chiedere
prestiti per assicurare beni di prima necessità e farmaci ai
figli. (ANSA).
Picchia moglie e figli, arrestato per maltrattamenti e lesioni
Donna costretta a far fronte alla situazione con avanzi di cibo