Trentino

Apss segnala quattro casi di morbillo negli adulti in Trentino

Due in Val di Non, uno in Rotaliana e uno nelle Valli Giudicarie

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 03 DIC - Sono stati segnalati quattro casi di morbillo negli adulti ai Servizi di igiene pubblica territoriali del Dipartimento di prevenzione di Apss. Due casi sono stati segnalati in Val di Non, uno nella piana Rotaliana e uno nelle Valli Giudicarie (persona non residente, di passaggio). In un caso è stato necessario il ricovero in ospedale, anche se fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi. In tutti e quattro i casi sono stati immediatamente individuati i contatti stretti attraverso l'inchiesta epidemiologica e sono state invitate a vaccinarsi le persone non coperte dal vaccino.
    Il morbillo è estremamente contagioso, non esiste un'immunità naturale o una resistenza innata verso il virus; l'unica misura di prevenzione è la vaccinazione, altamente raccomandata ai bambini ma anche agli adolescenti e ai giovani adulti che non sono mai stati vaccinati. Il morbillo è una malattia eliminabile dal nostro territorio qualora si raggiungano e si mantengano coperture vaccinali ottimali (maggiori del 95%). In Trentino negli ultimi cinque anni l'adesione alla vaccinazione è migliorata e ad oggi la percentuale di bambini vaccinati per morbillo supera il 95%, anche se si registrano variazioni significative nei diversi ambiti territoriali, con un'adesione più bassa nelle valli di Fiemme e Fassa che si attesta nell'ultimo anno al 92%, un dato comunque in miglioramento rispetto agli anni in cui il tasso di adesione era intorno all'88%.
    Spesso il morbillo viene sottovalutato e considerato una malattia benigna, anche se in una percentuale importante di casi può dar luogo a complicanze anche gravi come polmoniti, otiti medie, piastinopenia e danni neurologici. Quando l'adesione alla vaccinazione non è ottimale, la malattia si manifesta con epidemie di dimensioni limitate e distanziate di parecchi anni l'una dall'altra che colpiscono persone non vaccinate in età adolescenziale o giovani adulti. (ANSA).
   

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