(ANSA) - BOLZANO, 11 DIC - Nuovi guai per una gita in barca
sul lago di Garda per il tycoon austriaco René Benko, al centro
della maxi-inchiesta della Procura di Trento. Per il mega-crac
si sta indagando in vari paesi europei.
La gita in barca sul lago di Garda - secondo Grabenweger -
è un "indizio del fatto che la disponibilità del debitore a
collaborare non è così alta come mi è stato ripetutamente
assicurato". Tuttavia, l'uso dell'imbarcazione e il conseguente
aumento delle ore di funzionamento "non hanno portato a una
riduzione del valore del bene messo all'asta", ha aggiunto il
curatore fallimentare. La barca da diporto è stata nel frattempo
venduta dopo che il prezzo è stato fissato a 95.000 euro da un
esperto, secondo quanto riportato da "Krone". Grabenweger
ritiene lo stile di vita di Benko "scandaloso". "E'
assolutamente chiaro" - ha aggiunto - che un debitore "può
disporre dei suoi beni solo con il consenso del curatore
fallimentare" dopo l'apertura della procedura d'insolvenza. "Il
signor Benko ovviamente non si è attenuto a questo", ha detto
Grabenweger.
Nel procedimento fallimentare presso il Tribunale di
Innsbruck, sono stati finora riconosciuti crediti per un totale
di 47 milioni di euro, mentre i creditori hanno avanzato
richieste per 2 miliardi di euro. (ANSA).
Nuovi guai per tycoon Benko per una gita in barca sul Garda
Dopo il mega-crac della Signa non avrebbe potuto usarla