(ANSA) - BOLZANO, 23 DIC - "Se i negoziati per l'autonomia a
Roma non dovessero portare a un risultato soddisfacente per
l'Alto Adige, si dovrebbe chiedere all'Austria di revocare la
quietanza liberatoria del 1992". Lo sostiene Bernhard
Zimmerhofer, consigliere provinciale di SuedTiroler Freiheit.
Secondo l'esponente del movimento indipendentista, che
definisce "inaccettabili le richieste di riduzione della
clausola di residenza per il diritto di voto o che,
indipendentemente dal risultato elettorale, vengano garantiti
due assessori provinciali ed un assessore comunale italiani", è
"molto strano che persone che hanno sempre avuto poco o nulla a
che fare con l'autonomia e si comportano come se il gruppo
linguistico italiano fosse la minoranza dell'Alto Adige degna di
essere tutelata, si siedano al tavolo delle trattative per
ristabilire le competenze autonomistiche".
"Se Roma non farà concessioni sui punti vitali per noi
sudtirolesi, allora è assolutamente necessario che l'Austria sia
chiamata a revocare l'accordo di fine contenzioso del 1992",
conclude Zimmerhofer che si lamenta del fatto che "questioni
importanti come la sovranità fiscale e finanziaria o la
risoluzione della questione della toponimastica non siano state
prese in considerazione nell'accordo di allora". (ANSA).
Zimmerhofer (Stf), 'revocare quietanza liberatoria'
'Se Roma non farà concessioni su punti vitali per i sudtirolesi'