(ANSA) - TRENTO, 07 GEN - Le contromisure hanno funzionato e
il lago di Ledro è destinato a non diventare più rosso. Il
fenomeno, registrato in maniera significativa nel 2009, era
legato alla Planktothrix rubescens, un'alga la cui fioritura era
esplosa grazie alla presenza di molto materiale organico e
inorganico che toglie ossigeno all'acqua che causa la scomparsa
di zooplancton.
Le analisi avevano permesso di ricondurre il fenomeno allo
scarico del depuratore di Pieve di Ledro e al dilavamento a
opera delle piogge dei pascoli su cui vengono sparsi i liquami
zootecnici. Per arginare la fioritura dell'alga la sola
strategia individuata era stata quella di ridurre i nutrienti
algali, in particolar modo il fosforo. Gli interventi sul
depuratore, a cominciare dal 2014, e pratiche migliori per la
distribuzione dei liquami sui pascoli, incluso il trasferimento
di una parte di essi verso la piana di Storo, hanno dato i
risultati sperati.
In una nota, l'Appa ha reso noto che "da novembre 2023, per
sei campionamenti consecutivi, l'ultimo dei quali avvenuto a
settembre 2024" è stata rilevata "nel lago di Ledro una
riduzione del biovolume della Planktothrix rubescens dell'81%".
La media accertata è passata da 1.352 mm3/m3a 252. Per contenere
la presenza dell'alga in un lago, il valore di fosforo totale
deve risultare inferiore ai 10 mg/L: in quello di Ledro, negli
ultimi tre anni si è attestato tra 13 e 12 mg/L. (ANSA).
Lago di Ledro, eliminato nutrimento all'alga rossa Planktothrix
Biovolumi ridotti dell'81% secondo i campionamenti dell'Appa