(ANSA) - BOLZANO, 14 GEN - Spegne cento candeline Loacker,
l'azienda dolciaria altoatesina che, da pasticceria locale, si è
trasformata in leader globale nel settore dei wafer premium e
delle specialità al cioccolato. In un secolo il numero dei
collaboratori è cresciuto da tre a 1.
La storia di successo prende il suo inizio nel 1925, quando
Alfons Loacker acquisì la piccola pasticceria di Bolzano in cui
aveva lavorato fin da giovane, dando vita a quella che sarebbe
diventata la "cialda di Bolzano". Alfons inventò i suoi famosi
wafer perché, essendo patito del calcio, nei fine settimana sul
campo di gioco gli serviva uno spuntino secco e durevole. Nacque
così "il primo snack italiano", come la famiglia ha ricordato
durante una conferenza stampa a Bolzano.
Andreas Loacker, vicepresidente del cda, ha ripercorso le
tappe più importanti dell'azienda, come il trasferimento della
produzione ad Auna di Sotto, sul Renon, a 1.000 metri di
altitudine, difronte al monte Sciliar, che ancora oggi è
presente nel logo. Ulrich Zuenelli, presidente del cda, ha
ricordato che "il fatturato estero, che agli inizi degli anni
'80 valeva appena mezzo milione di euro, oggi raggiunge i 255
milioni. In quarant'anni si è più che cinquecentuplicato. Con
vendite in oltre 110 Paesi di tutti i continenti detiene una
quota di mercato globale del 4,5%".
Ancora oggi tutti i prodotti Loacker sono prodotti a Auna di
Sotto e a Heinfels, nel Tirolo austriaco, "seguendo i più alti
standard qualitativi e i processi più moderni". "Nonostante la
sua impronta fortemente internazionale, Loacker segue strategie
di business sostenibili, rispettose dell'ambiente e delle
persone" e punta - ha annunciato Zuenelli - alla certificazione
"B Corp" grazie alla sua performance ambientale e sociale.
(ANSA).
Loacker, il primo snack italiano spegne 100 candeline
L'azienda altoatesina leader globale dei wafer premium