(ANSA) - TRENTO, 16 GEN - La produzione italiana di mele del
2024 è cresciuta dell'8% rispetto all'anno precedente
raggiungendo le 2.350.
La crescita più significativa in termini percentuali è stata
quella del Veneto, dove è stato rilevato un incremento del 43%
dopo il minimo storico dell'anno precedente dipeso da gelate e
grandine. Il Piemonte ha contribuito con 295.173 tonnellate
(+17%) e anche in Emilia-Romagna la produzione è aumentata in
doppia cifra, +14%. In Friuli-Venezia Giulia è cresciuta del 5%
mentre in Lombardia ha subito una contrazione del -16%.
Il prodotto biologico è tornato a aumentare dopo i minimi del
2023, anno rispetto al quale la produzione è cresciuta del 13% a
189.993 tonnellate. E per la nuova campagna commerciale c'è
"ottimismo per una stagione stabile e regolare", ha fatto sapere
Assomela.
La produzione di Golden Delicious è scesa del 6%, ma le
giacenze al primo gennaio 2025 sono inferiori dell'8% rispetto
all'anno precedente. In ripresa le Red delicious (+14%, ma
arrivava dal mimino storico del 2023) con 199.256 tonnellate. La
produzione di Gala è rimasta in linea con quella degli anni
precedenti e una giacenza inferiore dell'1% sul 2023, mentre per
le Fuji l'anno è stato archiviato con 162.666 tonnellate (+4%) e
una giacenza di 88.822 (-6% rispetto alla media dello scorso
lustro). Il 20024 è stato positivo per le nuove varietà club:
oltre 262.000 tonnellate e +17%.
Il mercato è stato definito "ricettivo" da inizio stagione,
con un decumulo regolare e significativo per il mercato fresco:
in aumento le vendite delle Golden delicious (+21% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno) e delle Gala (+25%, sulla
media degli ultimi 5 anni). La qualità generale è stata definita
"ottima" per tutto l'assortimento, malgrado "le condizioni
climatiche sfavorevoli dello scorso autunno con le piogge
eccessive durante il periodo della raccolta di alcune varietà.
La valutazione sull'export verso i mercati comunitari è stata
positiva perché "è partito in maniera fluida". Per il sistema
nazionale si tratta di un buon segnale poiché secondo Ismea il
70% delle mele italiane destinate all'estero restano in Europa.
(ANSA).
Mele, produzione italiana in crescita dell'8%, export "fluido"
Da solo il Trentino Alto Adige vale il 64% del totale nazionale