Trentino

Rifiuti, trentino 'virtuoso', produzione pro capite in calo

In Alto Garda e Ledro conferimenti doppi rispetto a val di Sole

Rifiuti, trentino 'virtuoso', produzione pro capite in calo

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 24 GEN - I trentini continuano a essere virtuosi sul fronte dei rifiuti. Sulla base dell'ultimo Rapporto Appa, che riguarda peraltro aggiornamenti relativi al 2021, la produzione pro capite di quelli urbani continua a essere inferiore a quella non solo dell'Italia, ma anche della parte settentrionale del paese.
    In provincia di Trento nel 2020 il dato era di 461 kg l'anno contro i 481 dell'Italia e i 500 delle regioni del nord. In Trentino la media è scesa di 13 kg a persona, mentre in tutta la nazione e nella parte settentrionale "solo" di 9 kg anche se sul dato dell'anno hanno inciso le restrizioni sugli spostamenti legato alle misure di contenimento del Covid.
    Nel 2021 la produzione complessiva di rifiuti urbani si è attestata a 280.473 tonnellate, con un aumento dell'8,3% rispetto al 2015, anno in cui aveva toccato il minimo storico dei precedenti vent'anni. L'Appa ha rilevato una sostanziale stabilità per i "residui", ovvero indifferenziati, ingombranti e spazzamento stradale, quantificati in 66.943 tonnellate nel 2021. La differenziata ha continuato a crescere, seppur in maniera contenuta, raggiungendo nel 2021 le 213.530 tonnellate.
    Sempre nel 2021, l'Alto Garda e Ledro è risultato il comprensorio con la maggior produzione quotidiana pro capite di rifiuti urbani: 1,53 kg contro gli 0,79 della val di Sole. In Primiero è stato contabilizzato il valore più alto di differenziata con 1,15 kg a testa, seguito dalla valle di Fiemme, dall'Alta Valsugana, dallo stesso Alto Garda e Ledro e da Rotaliana, Cembra, Paganella. La media del capoluogo è stata di 1,21 kg al giorno, di cui 0,96 di differenziata. Il rapporto Appa conferma l'incidenza del turismo: "Nel trimestre invernale e in quello estivo la forte presenza turistica in Val di Sole e in Val di Fassa (due comprensori presi come esempio, ndr) comporta una maggiore produzione di rifiuti e una diminuzione della raccolta differenziata", a differenza di quanto accade nel resto del Trentino.
    Quattro anni fa in provincia, quasi il 19% dei conferimenti era rappresentato dall'organico, oltre il 17% dall'indifferenziato, seguito da carta e cartone con il 14,3% e vetro (9,2%). (ANSA).
   

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