(ANSA) - BOLZANO, 30 SET - Si chiamano "gialloni" per via
della loro distintiva maglia gialla. Sono i giovani
dell'Associazione l'Orizzonte di Bolzano, del Centro Giovanile
Pierino Valer di Bolzano, ragazze e ragazzi del "Punto
d'incontro per giovani Cilla" di Merano e del Centro Don Bosco
di Laives, oltre agli animatori dell'Associazione Juvenes.
All'appuntamento ha partecipato anche il vicepresidente e
assessore alla Cultura in lingua italiana, Marco Galateo. "È
grazie al contributo generoso di questi giovani che fanno
volontariato tutti i giorni che possiamo coltivare una comunità
viva, inclusiva e capace di offrire opportunità uniche di
crescita, creando legami e progetti che arricchiscono non solo i
singoli partecipanti, ma l'intera collettività. Sono i giovani
che, con il loro impegno, rendono il nostro territorio un posto
migliore, un luogo dove il talento e la passione dei giovani
trovano spazio per esprimersi", ha sottolineato Galateo.
Il primo "Yellow day" ha mostrato alla cittadinanza intera
l'esperienza e le tappe del percorso educativo-formativo dei
"gialloni" e degli animatori. Durante l'affollato evento si è
tenuto anche un laboratorio di fotografia e comunicazione visiva
partecipato, curato dal collettivo PianoB - Social Design. "Le
politiche giovanili che sosteniamo come Provincia puntano
proprio su questo: dare ai giovani gli strumenti per diventare
cittadini attivi, consapevoli e coinvolti. Progetti come questo
sono la dimostrazione che il nostro impegno va nella giusta
direzione. I "gialloni" sono come i fratelli e sorelle maggiori
che ad un certo punto si prendono cura dei fratelli minori", ha
evidenziato il vicepresidente Marco Galateo. (ANSA).