(ANSA) - BOLZANO, 07 NOV - In occasione della Giornata
Europea del Patrimonio, l'Ufficio Beni archeologici partecipa
alla manifestazione con la mostra "Highlights dell'archeologia:
scoperte del passato in Alto Adige". L'obiettivo di questo
evento è mettere in luce l'importanza del patrimonio culturale
archeologico.
All'interno di una mostra esposta per i visitatori
interessati viene raccolta una selezione dei più importanti
reperti recuperati dall'inizio dell'attività dell'Ufficio Beni
archeologici. I reperti esposti permettono di conoscere le tappe
più importanti della storia millenaria della nostra terra.
I reperti selezionati provengono dal sito mesolitico di Plan de
Frea e dall'insediamento neolitico di Villandro-Plunacker. La
ciaspola del Gurgler Eisjoch documenta la frequentazione nel
Neolitico dei territori alpini in alta quota. L'uso di utensili
in pietra levigata anche nell'età del Rame è testimoniato dal
ripostiglio di S. Lorenzo di Sebato/Castelbadia. I boccali
tipici del territorio altoatesino vennero offerti alle divinità
nel sito di roghi votivi presso lo Schwarzsee a Villandro. Una
sepoltura a Castelfeder/Frauensee testimonia le pratiche
funerarie dell'età del Bronzo, mentre quelle della prima età del
Ferro sono documentate dalla ricca necropoli di Vadena. La casa
retica di Bressanone/Stufles ha restituito manufatti in legno
della seconda età del Ferro. Il luogo di culto di Settequerce
offre un quadro delle pratiche cultuali della seconda età del
Ferro. Le strade di epoca romana che attraversavano le Alpi
permettevano contatti ad ampio raggio in tutto l'Impero romano.
Sabiona con le sue chiese e le sue sepolture rappresenta una
delle testimonianze più importanti dell'alto Medioevo. (ANSA).