(ANSA) - ANCONA, 15 NOV - Sono 118, tutti volontari. Molti
hanno ripreso in mano casco e guanti appesi dopo il sisma di
Marche e Umbria del 1997. Sono i 'monuments men' del Gruppo di
Protezione civile della Colonna mobile delle Marche. Dal 7
novembre a oggi hanno messo in salvo 300 opere d'arte nelle
chiese e nei palazzi storici devastati dal sisma a Sarnano,
Visso e Caldarola. Un lavoro straordinario, per salvare
l'immenso patrimonio che caratterizza le Marche, fin nei centri
di montagna più sperduti. La regione è un museo diffuso, con i
suoi 100 teatri storici, 315 biblioteche, 400 musei e raccolte
private, oltre mille edifici tra abbazie, chiese romaniche e
santuari, rocche e castelli. In Italia il volontariato al
servizio del patrimonio culturale in emergenza è nato proprio
nelle Marche, con il sisma del 1997, ed è regolato da un
protocollo con Mibact e Regione. I 118 volontari sono persone di
ogni età, unite dalla passione per il territorio: restauratori,
storici dell'arte, architetti, tecnici o semplici operatori.
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