(ANSA) - LUGNANO IN TEVERINA (Terni) - 31 LUG - Fu la malaria
a sconfiggere Attila nel 452, quando aveva iniziato la sua
discesa in Italia e si dice che fu fermato vicino Verona da
Leone I (poi divenuto San Leone Magno) che gli aveva mostrato la
Croce, o il Papa lo avvisò di carestia e epidemia che dilagavano
a sud del Po? Gli scavi della Villa romana di Poggio Gramignano,
nel comune di Lugnano in Teverina, (Terni) potrebbero confermare
questa suggestiva ipotesi di un'epidemia che avrebbe spaventato
gli Unni.
La stagione di scavi, portati avanti da archeologi di tre
università americane, Yale, Stanford e l'Università
dell'Arizona, ha rivelato quest'anno alcune tubature e
soprattutto altre due tombe di due bambini piccolissimi, che si
aggiungono alle altre 49 scoperte a fine anni '90 nelle
stanze-magazzino di questa villa-fattoria molto attiva dal I al
secolo a.
Forse malaria fermò Attila, non il Papa
Ipotesi da ricerche archeologi Usa in cimitero bambini Ternano