La pinacoteca di Città di Castello ha un ambiente in più da visitare: è la stufetta dei Vitelli, nel Rinascimento l'equivalente della sauna moderna o della spa, recuperata completamente grazie al Rotary Club tifernate.
La stufetta risulta ben nota agli esperti: è citata dal Vasari nel passo in cui si attribuisce l'ideazione del contenuto delle decorazioni di Palazzo Vitelli alla Cannoniera e lascia a Cristoforo Gherardi, il Doceno, l'esecuzione.
Dal restauro le scene meglio conservate sono relative al mito di Leda e di Atteone mentre la pittura lungo il muro di entrata poco leggibile, erosa da un maggior impatto del passaggio delle persone, durante i secoli. Era il 1534 e le sale per i bagni caldi, a questo servivano le stufette, erano molto diffuse in ambiente romano, dove rappresentavano non tanto un segno di sfarzo quando di progressismo.
Restaurata stufetta Vitelli a Castello
Un ambiente in più da vistare nella pinacoteca comunale