La Corte Costituzionale (con sentenza del 2 aprile) ha dichiarato "non fondate" le questioni di legittimità degli articoli uno comma uno e quattro della legge della Regione Umbria '4/2018' che disciplina gli interventi regionali per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, promosse dal Presidente del Consiglio dei ministri. Lo ha reso noto la Presidenza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria.
Sulla Legge approvata dall'Aula, con voto unanime dei presenti il 26 aprile 2018, il Governo - spiega Palazzo Cesaroni - aveva inoltrato ricorso rispetto alla finalità della legge.
Nello specifico nella parte riguardante la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni perché, secondo il Governo - spiega ancora la presidenza dell'Assemblea -, andava "ad interferire indebitamente con la competenza esclusiva statale in materia di ordine pubblico e sicurezza".
Consulta, ok legge umbra cyberbullismo
Assemblea legislativa, "non fondate" questioni legittimità