(ANSA) - PERUGIA, 5 SET - "Apprendo con stupore e sconcerto che Ast, a partire dal 30 settembre e per un periodo presumibile di 13 settimane, aprirà la procedura di cassa integrazione per una media settimanale di 1.200 dipendenti": lo afferma il presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli che stamani, ha espresso direttamente all'ad di Ast, Massimiliano Burelli, il suo "disappunto per le modalità - non proprio improntate alla correttezza dei rapporti istituzionali - con cui è stata appresa la notizia".
Con l'obiettivo di una valutazione comune dei fatti determinatesi e delle iniziative da assumere, il presidente Paparelli ha convocato per lunedì 9 settembre, alle ore 15,30, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini a Perugia, un Tavolo con le organizzazioni sindacali.
"Al netto delle motivazioni addotte, che comunque determinano apprensione - ha detto il presidente Paparelli - le modalità con le quali si è proceduto rischiano di produrre uno strappo, sia con le organizzazioni sindacali, che con le Istituzioni, proprio in un momento di rinnovo del Governo e nel quale, riteniamo, sarebbe invece opportuno ricercare tutte le sinergie possibili evitando lacerazioni e conflitti sociali". "È evidente - ha aggiunto, secondo quanto riferisce una nota della Regione - che la responsabilità sociale di impresa si esercita, soprattutto nel caso delle 'Acciaierie' che hanno segnato e speriamo continuino a segnare il destino e lo sviluppo di un'intera comunità, anche attraverso una formale correttezza dei rapporti che, obiettivamente, riteniamo in questo caso essere venuta meno". "Voglio esprimere - ha affermato inoltre Paparelli - la solidarietà e vicinanza alle maestranze che, ancora una volta, sono chiamate a sacrifici".