"Per la prima volta in 50 anni di Consiglio regionale dell'Umbria alle elezioni si presenta una coalizione interamente civica": a dirlo è stato il candidato presidente Claudio Ricci, nel corso di un video forum ANSA. Il consigliere regionale uscente, ingegnere dei trasporti, è sostenuto da tre liste: Proposta Umbria, Italia civica e Ricci presidente. "Sono la sintesi del desiderio di cambiare attraverso il saper fare" ha sostenuto. Ricci ha ricordato che sono 500 le proposte nel suo programma elettorale. "Cinque macro punti - ha aggiunto -: amministrare bene, sviluppare lavoro, muoversi veloci, innovare l'ambiente e curare umanizzando". Il candidato presidente ha anche anticipato il tema di dove attingere le risorse finanziarie. "La priorità - ha sottolineato Ricci - sarà ridurre sprechi ed inefficienze, poi occorre semplificare e utilizzare al meglio le opportunità europee per avere 50-100 milioni di euro in più all'anno da destinare allo sviluppo per creare nuovi posti di lavoro". "La riduzione delle tasse e in particolare l'Imposta regionale sulle attività produttive è uno dei punti fermi del nostro programma pensando allo sviluppo economico della regione e alla creazione di nuovi posti di lavoro": così Claudio Ricci, candidato alla presidenza della Regione. "Oltre al taglio dell'Irap - ha continuato Ricci - è necessario dare sostegno alle 30 mila famiglie in difficoltà presenti sul territorio umbro".
Servizi, strade, aeroporto sono i temi sui quali il candidato presidente si è maggiormente soffermato. "All'aeroporto San Francesco di Assisi - ha sostenuto - occorre raddoppiare i passeggeri, mentre le principali città umbre andrebbero tutte collegate con l'alta velocità". "Per la ricostruzione post sisma occorrono più risorse. Per le quattro regioni colpite dal terremoto sono disponibili 1,6 miliardi di euro, me ne servono almeno 23": Claudio Ricci, candidato alla presidenza della Regione Umbria con tre liste civiche, ha risposto con queste parole a una domanda su come intervenire per avviare i cantieri nel cratere. "Occorre inoltre semplificare" ha aggiunto. "Serve una legge speciale - ha sostenuto Ricci - che modifichi il codice degli appalti attuale per andare in deroga a tutte le normative in vigore". Ricci ha suggerito anche di "riportare le competenze più vicine alle Regione e ai Comuni interessati" e ha spiegato di ritenere che ricostruire in Valnerina "senza prevedere un piano di sviluppo economico non avrebbe senso". Ha affermato poi di ritenere "inaccettabile che dopo tre anni per la Basilica di San Benedetto a Norcia si sia ancora nella fase del bando per la progettazione della ricostruzione".
Ricci è anche tornato su temi strettamente politici. "C'è un civismo elettorale - ha detto - finalizzato al voto ed è labile. E c'è un civismo più strutturato che si realizza nel lungo periodo. Io sono 25 anni che porto avanti un progetto civico". "Il vero civismo - ha detto ancora Ricci - si sviluppa nel lungo periodo, accorciando le distanze tra territorio, persone e istituzioni. Il civismo è utile perché su alcune scelte occorre decidere oltre gli schieramenti di partito ed essere davvero civici significa non subire condizionamenti dalla politica". In questo senso ha portato come esempio lo "snellimento" delle società partecipate. "Sul bilancio della Regione - ha detto Ricci - pesano per 70 milioni. Se riuscissimo a risparmiare anche solo il 10% e quindi 7 milioni l'anno, potremmo reimpiegarli a favore dell'aeroporto o delle ferrovie".
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