Il successo della Lega alle ultime elezioni regionali, seguito a quello alle europee, è legato ai consensi acquisiti dall'area del non voto e da un "consistente flusso di provenienza Pd" acquisito alle politiche e alle europee e confermato nella consultazione, ma anche dal M5s. Il quadro è stato delineato dall'analisi dei flussi elettorali fatta dal dipartimento di Economia dell'Università di Perugia nell'ambito di una collaborazione con l'Assemblea legislativa.
Analisi che ha preso in esame le sezioni di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello, circa il 42% dell'elettorato.
Il professor Bruno Bracalente ha anzitutto evidenziato come alle ultime regionali abbiano votato circa 100 mila umbri in più rispetto alla consultazione del 2015. Ha quindi spiegato come sia stata soprattutto la Lega a beneficiare dei flussi in entrata provenienti dall'area del non voto. "confermandosi come l'unico soggetto politico capace, in tempi recenti, di riportare al voto una parte degli astensionisti". Riguardo alla sconfitta del centro sinistraBracalente ha parlato di un "terremoto che viene da lontano". "Alle regionali del 2015 - ha detto - la coalizione aveva vinto di poco, ha perso di circa 20 punti rispetto al centro destra alle europee 2019 confermando il dato alle regionali". Per il M5s, i voti persi - è emerso dall'analisi - oltre che verso l'astensione, i voti sono andati prevalentementeallo schieramento di centro destra (quasi la metà alla Lega).
A Lega voti area astensione e dal Pd
Emerge da analisi flussi dipartimento Economia Università