ANSA) - STRASBURGO, 14 NOV - La Corte europea dei diritti
umani ha avviato un procedimento contro Italia e Germania sul
caso del rogo dello stabilimento della Thyssen Krupp a Torino il
6 dicembre 2007. Sono stati i parenti delle vittime e uno dei
sopravvissuti, Antonio Boccuzzi, a rivolgersi alla Corte di
Strasburgo, accusando i due governi di aver violato i loro
diritti, in particolare quello al rispetto della vita, perché
nonostante una sentenza di condanna dei tribunali italiani nel
2016 di due manager tedeschi, questi restano in libertà.
Secondo i ricorrenti, in tutto 26, la violazione del loro
diritto alla vita deriverebbe "dalle omissioni e i ritardi delle
autorità italiane e tedesche nel dare esecuzione alla sentenza
di condanna dei due manager". I ricorrenti affermano anche di
non aver altro modo, se non attraverso la Corte di Strasburgo,
per far valere i loro diritti nei confronti di Roma e Berlino.
Il ricorso era arrivato a Strasburgo il 12 aprile dello scorso
anno.
Thyssen, Ue contro Italia e Germania
Perché manager tedeschi liberi nonostante condanna