(ANSA) - CITTA' DI CASTELLO (PERUGIA), 2 APR - Ha sputato in volto a un carabiniere impegnato nel centro di Città di Castello nei controlli per il rispetto dei divieti legati all'emergenza coronavirus, ferendone un altro leggermente a una mano con un attrezzo, un quarantottenne del posto arrestato dai militari dopo avere cercato di scappare. E' accusato di lesioni dolose, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Quando è stato raggiunto dal personale dell'Arma che gli aveva chiesto i documenti, l'uomo - in base alla ricostruzione degli investigatori - l'uomo ha reagito brandendo un attrezzo multifunzione munito di lama. E' stato però immobilizzato grazie all'intervento di un altro della compagnia dei carabinieri di Città di Castello.
I due militari sono stati medicati presso il locale pronto soccorso e per quello ferito alla mano la prognosi è stata di cinque giorni. Per il carabiniere colpito dallo sputo è stato invece attivato un protocollo sanitario finalizzato all'esclusione di eventuali agenti patogeni. (ANSA).
"L'aggressione ai due militari che, nelle scorse ore, effettuavano i consueti controlli nel tifernate, è un atto di violenza contro tutta Italia", secondo l'onorevole della Lega Riccardo Augusto Marchetti e il segretario comunale del partito di Città di Castello, Giorgio Baglioni. "Anche a nome di tutta sezione della Lega di Città di Castello - affermano, in una nota - esprimiamo vicinanza ai due uomini delle forze dell'ordine che stavano lavorando per garantire la sicurezza di tutti e hanno dovuto fronteggiare l'attacco di un uomo che, dapprima ha sputato in faccia a un militare, poi è fuggito e, una volta raggiunto, ne ha ferito un altro. Sputare agli uomini in divisa è oltraggioso e riprovevole - sottolineano Marchetti e Baglioni - ma nel periodo drammatico che stiamo vivendo, oltre a rappresentare un'offesa alla divisa, è un vero e proprio attentato all'incolumità delle persone".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it