(ANSA) - PERUGIA, 30 APR - "Ho provato un sentimento di
amarezza e delusione nel sentire il presidente del Consiglio dei
ministri a Genova ricordare che la conclusione dei lavori del
ponte erano la prova che lo Stato non si sarebbe dimenticato di
quella terra. Anche nelle zone terremotate i Governi avevano
promesso che non ci avrebbero lasciati soli, ma sono passati
quattro anni e la ricostruzione è invece ancora ferma": così
mons.
"Mi rallegro che il ponte di Genova sia stato concluso - ha
spiegato il presule - e un pensiero va sempre alle vittime di
quella tragedia, ma allo stesso tempo viene da chiederci se le
comunicazioni e la finanza abbiano più importanza delle 1.700
persone di Norcia, Cascia e Preci che vivono fuori dalle loro
case". Il vescovo ha parlato di "ennesimo grido di allarme e di
aiuto". "Chi è preposto - ha aggiunto - abbia il coraggio di
prendere decisioni efficaci e immediate per avviare velocemente
la ricostruzione". (ANSA).
Boccardo, ricostruzione ancora ferma
"Governi promesso non lasciati soli" sottolinea vescovo Norcia