Il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha ribadito che l'indice Rt di contagio del Covid sul territorio non è una pagella quanto piuttosto uno strumento dinamico che aiuta a capire cosa succede e va letto con altri dati. Ma all'Umbria, dove quel valore è sceso a 0,53, collocando la regione tra quelle a basso rischio, non è piaciuto proprio essere stata per diversi giorni accostata a Lombardia e Molise. "Abbiamo una curva discendente da tanto tempo e tutti i parametri, nessuno escluso, che ci danno oggi come la regione più tranquilla e sicura d'Italia" ha rivendicato la presidente della Regione Donatella Tesei. Per assurdo, l'Rt dell'Umbria ha risentito proprio dei numeri contenuti - da zero fino a un massimo di tre tamponi positivi negli ultimi giorni - della regione che hanno provocato una maggiore oscillazione. A oggi tutto il territorio conta 71 attualmente positivi, con il numero dei guariti, 1.284, che si avvicina sempre di più a quello dei positivi totali, 1.429; con 18 ricoverati, solo due dei quali in terapia intensiva. "Non sono un tecnico ma ho capito che questo meccanismo proprio non funziona" ha sottolineato ancora Tesei parlando a Radio 24. "E' una cosa veramente aberrante - ha aggiunto - perché non ha riguardo dei numeri reali i quali invece ci dicono che noi in questo momento siamo la migliore regione italiana. Queste notizie stanno assolutamente creando danni ad una regione che invece è già ripartita e in sicurezza". La governatrice ha ribadito che "il meccanismo va adeguato e sistemato". "Ho parlato con il presidente dell'Iss Brusaferro - ha spiegato - perché i nostri dati non sono solo tranquillizzanti ma di più". Per la presidente umbra "andrebbero tenuti in considerazione i numeri reali che abbiamo perché basta fare un confronto con tutti quelli di altre regioni per capire in quale situazione è l'Umbria". "In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo gestito la pandemia dal territorio e non siamo mani andati in crisi anche nei ricoveri in ospedale. Se si utilizza un sistema con il quale se uno parte da contagi nulli e poi si ritrova un contagiato e ci sta un moltiplicatore assurdo che ci fa passare davanti a chi ne ha trovati 100 c'è qualcosa che non funziona". Concetti ripresi anche dal presidente dell'Assemblea legislativa, Marco Squarta. "Nessun picco in Umbria, per la verità, né ieri né oggi", ha sottolineato. "Il messaggio che è passato, di una regione a moderato rischio di contagio - ha detto ancora Squarta -, ha seriamente compromesso una ripartenza fortemente voluta". Il timore delle Istituzioni e della politica è che il quadro che era stato delineato possa essere stato d'ostacolo alla ripartenza dell'Umbria. "Queste notizie - ha sottolineato ancora Tesei - stanno assolutamente creando danni ad una regione che è pronta ad ospitare turisti per le vacanze che da noi si possono fare in tutta sicurezza".
NUOVA ORDINANZA PRESIDENTE TESEI L'Umbria ha deciso di autorizzare dal 25 maggio "spostamenti al di fuori della regione nei limiti del comune confinante" da parte di coloro che abitano in quelli "collocati a confine tra Umbria e altre Regioni finalizzati alle visite a congiunti". Lo prevede un'ordinanza della presidente Donatella Tesei. In base al provvedimento "ciò è applicabile solo in presenza di analoga ordinanza da parte del presidente della Regione confinante". L'ordinanza firmata da Tesei autorizza inoltre l’apertura delle imprese operative nei settori del commercio al dettaglio su aree pubbliche; esercizi ricettivi extalberghieri e all’aria aperta, delle residenze d’epoca. Consente poi l’attività sportiva di base e motoria presso palestre, piscine centri e circoli sportivi pubblici e privati ovvero presso altre strutture dove si svolgono attività per l’esercizio fisico. Consente inoltre l’apertura di musei, archivi e biblioteche e altri luoghi di cultura. Per la gestione delle attività delle strutture ricettive - spiega la Regione - si fa riferimento ad apposite linee Guida allegate al provvedimento. Dal 25 maggio possono inoltre essere attivato o riattivati i tirocini extracurriculari anche in presenza, oltre che con modalità a distanza.
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