(ANSA) - PERUGIA, 29 LUG - "In Umbria non ci sono
organizzazioni criminali radicate sul territorio, ma questo non
significa che la regione non sia terreno fertile per
investimenti da parte delle stesse, anche se ci sono armi per
contrastare": lo ha affermato il nuovo prefetto di Perugia,
Armando Gradone, nel corso della conferenza stampa di
insediamento.
Gradone ha sottolineato come, in merito alle infiltrazioni della
criminalità organizzata in Umbria, ci sia ormai un orientamento
"convergente e incontrovertibile" da parte delle forze di
polizia, dell'autorità giudiziaria e di altri attori.
Per il prefetto, pertanto, "interessi mafiosi possono trovare
qui forme di affari e quindi bisogna fare di tutto perché le
mire di questi soggetti stiano lontane da queste terre". "C'è un
lavoro preciso, minuzioso, significativo e di notevole mole che
ha prodotto risultati" ha sottolineato Gradone parlando di
quanto fatto in Umbria prima del suo arrivo, per poi aggiungere:
"Lo screening ha riguardato, per la sola provincia di Perugia,
una media di mille soggetti imprenditoriali all'anno che sono
passati e passeranno sotto i raggi x, comprese anche le aree del
terremoto per la ricostruzione". Un lavoro "che spero di
moltiplicare ulteriormente" ha commentato il nuovo prefetto,
perché, ha proseguito, "ci sono tanti strumenti che si possono
utilizzare, a partire delle forze dell'ordine, e cogliere sul
nascere questo tipo di fenomeni".
Ma per Gradone in Umbria ci sono le "armi" necessarie per
affrontare tutto questo perché, ha spiegato, "si è radicata
un'ottima collaborazione tra forze di polizia, attività
giudiziaria e altre istituzioni, capace di mettere insieme le
intelligenze di ognuno per arricchire il patrimonio di
conoscenze necessarie per combattere soggetti criminali".
Il prefetto si è detto quindi "fiducioso" per il futuro, perché
in Umbria "si sono consolidate esperienze di collaborazione che
consentono di ricevere tempestivamente segnali di pericolo".
(ANSA).
Gradone, criminalità organizzata non radicata in Umbria
"Ma terreno fertile" dice il nuovo prefetto di Perugia