(ANSA) - PERUGIA, 19 AGO - Al momento il "pericolo", in Umbria, per quanto riguarda il coronavirus, "arriva dall'esterno e, per fortuna, ci troviamo di fronte a cluster chiusi e d'importazione. Aver deciso di tracciare all'aeroporto di Perugia anche i passeggeri in arrivo da nazioni per le quali è previsto solo l'isolamento di 14 giorni, ha permesso di individuare pochissimi soggetti positivi che però, potenzialmente, avrebbero potuto generare nuovi contagi evitati grazie all'isolamento di tutti i contatti".
"Nelle prossime settimane - aggiunge - 'testare' sarà la parola d'ordine. Non possiamo permetterci di stare fermi - prosegue l'assessore - perché intercettare da subito un caso, soprattutto se asintomatico, significa preservare la nostra comunità e soprattutto scongiurare un nuovo lockdown che, al momento, sarebbe improponibile per tutta una serie di fattori sociali ed economici. Isolare da subito i casi positivi inoltre, significa anche contribuire a non aumentare il lavoro dei servizi territoriali, già sotto pressione da mesi".
"Se vogliamo preservare la nostra comunità - dice Coletto - bisognerà investire su interventi mirati e un programma dettagliato di screening".
"Questo - sottolinea l'assessore Coletto - non esclude il fatto che la Regione stia comunque lavorando per individuare nuovi alloggi da utilizzare per l'isolamento dei nuovi arrivati fino all'esito del tampone o per altri periodi stabiliti dai servizi sanitari". (ANSA).
Coletto, in Umbria cluster chiusi e d'importanzione
"Tracciare i rientri. Allo studio programma di screening"