(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 30 OTT - "Quattro anni fanno 1.460
giorni durante i quali sentiamo tutto il peso, la fatica e anche
la delusione di cui abbiamo tante volte parlato e che non
vogliamo si ripetano più": così l'arcivescovo della diocesi
Spoleto-Norcia, mons.
"Stiamo vivendo - ha spiegato il presule - un momento
difficile aggravato anche dalla situazione di emergenza
sanitaria legata al Covid-19 che si prolunga nel tempo. Mi
sembra che risuoni particolarmente attuale e urgente in questa
circostanza il monito di Papa Francesco: più grave della
pandemia, e io aggiungo più grave del terremoto, sarebbe
soltanto l'incapacità di cogliere un messaggio che ci portano:
quello di una vita seria in grado di valorizzare ciò che è
essenziale, capace di ricominciare sempre di nuovo. Inutile
piangersi addosso e moltiplicare le lamentazioni. È ora invece -
ha detto ancora mons. Boccardo - di dare una svolta
all'esistenza e riempirla di cose nuove e valide che illuminino
la mente e che riscaldino il cuore. Io credo che questo
anniversario, debba spingerci tutti a una profonda revisione di
vita".
"Siamo sollecitati a questo anche dalla pandemia - ha
spiegato monsignor Boccardo - che torna a farci sperimentare la
fragilità, la trepidazione e l'incertezza del futuro. Fissiamo
la nostra attenzione sulle cose essenziali, lasciamoci guidare
da questa sapienza naturale di credenti che lo Spirito di Dio
infonde nei nostri cuori e dalla ricerca di cose grandi, capaci
di dare senso e rendere feconda la nostra vita". (ANSA).
Vescovo Norcia, sentiamo fatica e delusione
"Non vogliamo si ripetano più" dice mons. Boccardo