(ANSA) - PERUGIA, 19 NOV - "Presenteremo un'interrogazione
parlamentare affinché il Governo predisponga una riduzione della
tassa di concessione statale 2021-'22 per l'attività venatoria,
al fine di risarcire i cacciatori delle regioni classificate
come zone a rischio medio-alto che, a causa delle misure
stabilite nel Dpcm in vigore, non possono spostarsi dal comune
di residenza": lo annunciano il segretario della Lega Umbria,
on. Virginio Caparvi e il commissario per le Marche, on.
Riccardo Augusto Marchetti. "Chiederemo inoltre - aggiungono -
che venga consentita, nelle regioni in fascia arancione, la
possibilità per le squadre di caccia al cinghiale di praticare
l'attività venatoria anche al di fuori del comune di residenza".
"Questa specie - hanno spiegato Marchetti e Caparvi - causa
numerosi danni all'agricoltura e spesso rappresenta un pericolo
anche per gli automobilisti, vittime di incidenti, anche
mortali. Autorizzare battute di caccia al cinghiale fuori comune
consentirebbe pertanto il contenimento di una specie che
rappresenta una reale minaccia per i raccolti e per la pubblica
sicurezza. I cacciatori hanno pagato una tassa statale a inizio
stagione ed è inaccettabile che non possano praticare
l'attività, all'aria aperta e lontano da ogni possibilità di
contagio, all'interno di tutto il territorio del proprio Atc -
hanno concluso gli esponenti leghisti - il Governo dia prova di
buonsenso e quantomeno risarcisca i cacciatori garantendo una
riduzione del contributo statale per il prossimo anno". (ANSA).
Lega, Governo risarcisca i cacciatori
Interrogazione degli on. Caparvi e Marchetti