(ANSA) - PERUGIA, 15 DIC - L'Assemblea legislativa ha
approvato, con i voti favorevoli della maggioranza e
l'astensione dell'opposizione, il bilancio consolidato della
Regione Umbria per l'esercizio 2019.
Illustrando l'atto in Aula, il presidente della prima
Commissione di Palazzo Cesaroni, Daniele Nicchi, Lega, ha
ricordato che "il bilancio consolidato è un documento contabile
a carattere consuntivo che rappresenta il risultato economico,
patrimoniale e finanziario del gruppo di società partecipate ed
enti che fanno capo alla Regione". "È lo strumento di
rappresentazione dei dati del gruppo - ha aggiunto - inteso come
un'unica entità economica distinta dalle singole società e enti
che lo compongono. Il Bilancio consolidato permette di ottenere
maggiori informazioni sui bilanci degli enti, dando una
rappresentazione delle scelte di indirizzo, pianificazione e
controllo anche in termini contabili. Uno strumento che consente
anche all'amministrazione capogruppo di utilizzare un nuovo
strumento per rendere più efficace l'attività di programmazione,
gestione e controllo del proprio gruppo, e di conoscere le
consistenze patrimoniali e finanziarie e il risultato economico
del gruppo. Nello specifico del Gruppo amministrazione pubblica
della Regione Umbria fanno parte: Umbria Tpl, Umbria digitale,
Sviluppumbria, Parco tecnologico agroalimentare, Ater, Adisu,
Arpa, Agenzia forestale, Aur, Centro per le pari opportunità,
Arpal, Gepafin, Consorzio Suap (Villa Umbra) e Umbria Salute. Il
risultato del bilancio consolidato dell'esercizio 2019 evidenzia
un utile pari a circa 40 milioni di euro, con un lieve
decremento rispetto al 2018, sostanzialmente riconducibile alle
risultanze reddituali della Regione. I componenti positivi della
gestione sono rappresentati per l'80 per cento del totale dai
proventi da tributi e da fondi perequativi attribuibili alla
Regione, mentre un'altra voce rilevante è rappresentata dai
proventi da trasferimenti e contributi, che pesa circa il 12 per
cento. I componenti negativi della gestione sono costituiti per
l'86 per cento del totale dai contributi e dai trasferimenti,
dalle prestazioni di servizi per il 4 per cento e da quella del
personale per il 5 per cento". (ANSA).
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