(ANSA) - PERUGIA, 28 GEN - Il rischio di una regione Umbria prossimamente in zona rossa e decretata con i dati dell'Iss, che sono quelli di 14 giorni fa, è visto come "relativo" almeno in questa settimana. Ad affermarlo sono stati l'assessore alla salute Luca Coletto e il direttore regionale Claudio Dario durante il consueto aggiornamento settimanale sullo scenario legato all'emergenza sanitaria in Umbria.
"La zona rossa dichiarata sui dati di 14 giorni fa ha poco significato - ha affermato Dario - ma se vediamo i dati dell'ultima settimana si può cogliere che c'è stata una accelerazione importante sia sui ricoveri ordinari che di terapia intensiva".
Ma a preoccupare la Regione è anche la situazione epidemiologica che ad oggi vede una netta separazione tra le province di Perugia (234,11 positivi per 100 mila abitanti) e Terni (69,81 casi per 100 mila abitanti). Per i dati riguardo l'incidenza sul territorio (numero di positivi per 100 mila abitanti) "ci troviamo quindi di fronte a variazioni sui singoli comuni e aree della regione che sono significativi" ha detto Dario per poi aggiungere: "Tra Perugia e Terni c'è una differenza che si è evidenziata ulteriormente nelle ultime settimane con livelli importanti, in alcuni casi con rapporto di 5 a 1 e in altri casi di 10 a 1".
La commissione tecnica regionale, come ha sottolineato l'assessore Coletto, sta quindi cercando di esaminare bene la situazione per valutare interventi mirati: "Il rischio da scongiurare è quello di non costringere tutta la regione in zona rossa, prendendo dei provvedimenti locali". (ANSA).
"Scongiurare Umbria in fascia rossa con provvedimenti locali"
Rischio "relativo" per questa settimana dice la Regione