Umbria

Studio "più parametri" per spiegare andamento Covid in Umbria

Per prof. Francisci "difficile dare una risposta"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 03 FEB - Sono una "serie di parametri" quelli che sta valutando il Nucleo epidemiologico della Regione Umbria per spiegare l'aumento dei casi Covid registrato in questa fase della pandemia. "Perché è successo? E' una domanda alla quale è difficile dare una risposta" confessa all'ANSA la direttrice della struttura complessa di Malattie infettive dell'ospedale di Perugia Daniela Francisci.
    "La prima fase della pandemia - ricorda la professoressa - si è conclusa con 1.460 casi e 80 decessi. Nella seconda ondata i casi di infezione, i ricoveri, i decessi sono stati 10 volte superiori ma in linea con quanto accadeva nelle altre regioni.
    Ora siamo in controtendenza rispetto alle regioni limitrofe e il Nucleo Epidemiologico sta valutando una serie di parametri, compresa la possibile circolazione di varianti, per cercare di dare una risposta a questa anomalia".
    La professoressa Francisci ritiene che dalla pandemia si uscirà "non in tempi brevi". "Dipenderà - aggiunge - da quante persone si riusciranno a vaccinare nei prossimi mesi. Per raggiungere l'immunità di gregge è infatti necessario che il 75-80% della popolazione sia coperto. Dipenderà anche dal ruolo che le varianti virali avranno nei prossimi mesi e dalla nostra capacità di mantenere alta la guardia e non trascurare le fondamentali misure di contenimento". (ANSA).
   

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