Umbria

Morto l'Imam di Perugia. Profondo cordoglio card.Bassetti

"Ha testimoniato la pace e l'amore fra gli uomini"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 14 FEB - L'Imam di Perugia, Abdel Qader Mohamad, è mrto nella serata di sabato all'ospedale di Perugia dove era stato ricoverato in Terapia intensiva 2 il 29 gennaio scorso perché affetto da polmonite interstiziale da Sars-CoV2 aggravatasi negli ultimi giorni. Lo riferisce la stessa azienda ospedaliera.
    La direzione generale esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e la vicinanza alla comunità islamica.
    "Profondo cordoglio" anche dal cardinale Gualtiero Bassetti.
    "Ho appreso con tanta tristezza e commozione che il fratello imam Abdel Mohamed Qader ha lasciato questo mondo, sopraffatto dal terribile morbo, che sta particolarmente colpendo la nostra Umbria": lo ha scritto il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve nel messaggio rivolto alla famiglia Qader e alla comunità islamica, esprimendo il suo profondo cordoglio e quello della Chiesa diocesana.
    "Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare questo fratello - ha aggiunto il cardinale -, con il quale ancora, soprattutto nei primi anni del mio episcopato perugino, ci siamo tante volte confrontati. Da vero credente e uomo di preghiera ha testimoniato la pace e l'amore fra gli uomini e tante volte abbiamo insieme condiviso le gioie, le sofferenze e i drammi della nostra gente, soprattutto dei poveri e degli ultimi".
    "Per lui - ha evidenziato il presule - le vere distanze fra uomo e uomo non erano quelle determinate dalla differenza di religione e di credo, ma dalla capacità di amare".
    "Caro Abdel, ti ho ricordato tante volte nella preghiera in questi giorni - ha ricordato il cardinale a conclusione del messaggio, diffuso dall'archidiocesi -, perché tu potessi rimanere fra noi, ma sappiamo che 'le vie dell'Onnipotente non sono le nostre vie e i suoi pensieri distano dai nostri quanto il Cielo dista dalla terra'. Continuerò ad invocare per te Colui che è misericordioso, perché ti doni la ricompensa riservata ai suoi giusti". (ANSA).
   

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