(ANSA) - PERUGIA, 19 MAR - "I familiari di Sonia non hanno nemmeno un corpo ed una tomba su cui piangere e chiedono risposte a legittime domande che attendono da ormai troppi anni, su cosa sia accaduto il 16 novembre del 2006 e su dove sia stato occultato il cadavere": così i congiunti della studentessa pugliese dopo la definitiva assoluzione dell'unico imputato Umberto Bindella. Lo sottolineano in una dichiarazione diffusa dal loro legale, l'avvocato Alessandro Vesi.
I familiari hanno annunciato che è loro "ferma intenzione lottare e impegnarsi fino all'ultimo affinché sia fatta luce sull'omicidio di una figlia e di una sorella". (ANSA).
Famiglia Marra, non abbiamo nemmeno tomba su cui piangere
(v. "Accusato omicidio studentessa, ..." delle 15.17)