Umbria

Chiesto giudizio per sindaco Norcia Alemanno, anche corruzione

"Decisione sempre prese per bene collettività" si difende

Redazione Ansa

(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 24 MAR - Chiesto il rinvio a giudizio del sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per le accuse di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti, peculato e falso nell'ambito dell'inchiesta della procura della Repubblica di Spoleto sull'autorizzazione concessa alla "Banca di credito cooperativo Spello e Bettona" di installare un container per aprire uno sportello subito dopo il sisma 2016. La notizia è riportata da alcuni giornali locali.
    Oltre ad Alemanno è stato chiesto il giudizio anche per l'allora direttore generale della Bcc, Maurizio Del Savio, per l'attuale dg Maurizio Carnevale e per l'allora responsabile dell'area economico-finanziaria del Comune, Loretta Marucci.
    L'udienza davanti al gup è stata fissata per il prossimo 13 maggio.
    L'indagine aveva preso avvio a seguito della concessione - rilasciata il 16 novembre 2016 - all'istituto bancario di aprire una sede sul territorio nursino. "Illegittima" per la procura, avrebbe permesso alla Bcc di "accedere al bando per la tesoreria del Comune dal 2017 al 2021".
    Le accuse al sindaco riconducono, invece, all'apertura di "un conto corrente inattivo e privo di accrediti ad esclusione della concessione da parte della banca di un fido di 10 mila euro con un tasso che per i magistrati è ritenuto di "favore".
    Al sindaco viene contestato anche "l'uso per fini non istituzionali" dell'auto di servizio del Comune.
    "Ho sempre ribadito la correttezza del mio operato e torno a farlo anche in questa occasione", ha detto lo stesso Alemanno all'ANSA. "Ogni atto, ogni delibera - ha aggiunto - è stata adottata in linea con le ordinanze di Protezione civile. Ricordo che quei giorni erano quelli successivi alla grande scossa di terremoto del 30 ottobre, avevamo una città in ginocchio e stavamo vivendo un'autentica tragedia. Le decisioni assunte all'epoca e negli anni a venire - conclude - le ho sempre prese in funzione del bene della collettività e mai a vantaggio personale e questo avrò modo di dimostrarlo nell'eventuale dibattimento processuale". (ANSA).
   

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