(ANSA) - PERUGIA, 28 MAG - "La presidente della Regione,
Donatella Tesei, continuando ad essere, evidentemente,
condizionata da alcuni esponenti del suo partito in tema di
interruzione volontaria di gravidanza, in particolare
farmacologica, sta assecondando l'ostinato sabotaggio delle
disposizioni Ministeriali e delle linee guida
medico-scientifiche a danno dei diritti delle donne": lo
sostiene il capogruppo regionale del Partito democratico,
Tommaso Bori. Il quale -in una nota diffusa da Palazzo Cesaroni
- sottolinea che "a sei mesi dal recepimento delle nuove Linee
di indirizzo da parte della Regione Umbria, che prevedono
obblighi a cui la presidente Tesei e la Lega si erano
strumentalmente opposti lo scorso anno, ad oggi non è ancora
possibile somministrare la pillola nè in ambiente ospedaliero,
nè ambulatoriale presso i principali ospedali della regione".
"Come hanno ben ricordato 11 associazioni del territorio -
commenta Bori -, tra cui Udi Perugia, Terni Donne, la Rete Umbra
per l'Autodeterminazione, le Camere del lavoro Cgil di Perugia e
Terni e altre, denunciando con una lettera agli ospedali e
ponendo l'urgenza della questione, si tratta, a tutti gli
effetti, di un diritto negato, che costringe numerose donne a
spostarsi fuori regione o in altre sedi ospedaliere, nonostante
ciò che dispone la normativa in vigore".
Secondo Bori "non esistono veri ostacoli che impediscono a
queste strutture di assicurare questo servizio essenziale per le
donne, tenuto conto che sono sedi di formazione medica le
aziende ospedaliere universitarie di Perugia e Terni, e i medici
specializzandi non sono ancora stati messi nelle condizioni di
apprendere le procedure e le tecniche che dovrebbero conoscere".
"Chiediamo con forza - aggiunge il capogruppo del Pd - che
questo diritto venga effettivamente garantito: negli ultimi mesi
Umbria, Abruzzo, Marche e Piemonte, tutte regioni governate
dalla Lega, stanno provando a limitarlo in ogni modo, andando
contro le nuove linee guida nazionali e, soprattutto, ledendo
l'autodeterminazione, la dignità e la volontà di ogni donna e di
tutti i cittadini". (ANSA).
Capogruppo Pd, ancora impossibile pillola aborto in ospedale
A sei mesi dal recepimento delle nuove Linee di indirizzo