Umbria

A Città di Castello uno su tre dà consenso a donare organi

Presentato il nuovo consiglio direttivo dell'Aido

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 09 LUG - A Città di Castello, negli ultimi quattro anni un tifernate su tre ha dato il proprio consenso alla donazione degli organi dopo la morte, in occasione della richiesta o del rinnovo della carta di identità elettronica presso i Servizi demografici comunali.
    La locale sezione dell'Aido ha intanto presentato il nuovo consiglio direttivo, presieduto da Benedetta Calagreti.
    L'obiettivo - spiega una nota del Comune - è di aumentare la consapevolezza della collettività sull'importanza della scelta di donare gli organi, anche grazie a esempi di sensibilità e altruismo come quelli di Kadija e Jaafer Fekkak, i due cittadini di origine maghrebina che nel maggio scorso diedero insieme ai familiari il consenso a un espianto multiorgano all'ospedale tifernate sulla propria congiunta di 46 anni, presenti alla conferenza stampa in Comune per il debutto dei nuovi vertici dell'associazione tifernate.
    "L'Aido è un'associazione di grande rilievo, che svolge un ruolo importante nella nostra comunità e che va per questo messa nelle condizioni di operare nel modo migliore possibile", hanno affermato il sindaco Luciano Bacchetta e l'assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini. Del consiglio direttivo fanno parte Benedetto Paolucci (vice presidente), Eva Picchi (tesoriere), Francesca Massi (segretario), Margherita Petri (responsabile dei rapporti con l'Usl Umbria 1) e Alice Gianfranceschi (responsabile della comunicazione e dei social media).
    Il presidente regionale dell'Aido dell'Umbria Vittorio Pulcinelli ha spiegato che nel 2020, a causa del Covid, i dati statistici della donazione a livello nazionale sono scesi di circa il 10 per cento. (ANSA).
   

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