(ANSA) - PERUGIA, 11 SET - Studiano il rumore, non solo
quello acustico ma inteso come moto casuale (quello biologico o
le fluttuazione dei mercati finanziario e di altra natura, come
accade nella meteorologia), per capire come funziona la natura e
aiutare quindi "a vivere meglio". Sono scienziati di un'ampia
gamma di discipline e campi di ricerca dalla fisica alla
medicina provenienti da una quindicina di Paesi che si
ritroveranno a Perugia dal 13 al 15 Settembre 2021 per il
congresso internazionale Stochastic resonance forty years
(SR40).
Un momento di confronto sulla scienza del rumore, organizzate
dal laboratorio Nips, Noise in physical systems del Dipartimento
di Fisica
e Geologia dell'Università degli Studi di Perugia, diretto dal
professor Luca Gammaitoni, per celebrare anche i 40 anni dalla
scoperta del fenomeno della risonanza stocastica, avvenuta nel
1981 presso l'Università di Roma, La Sapienza, a cura del gruppo
del prof. Giorgio Parisi, già presidente dell'Accademia dei
Lincei.
Al convegno si parlerà anche di Covid, con una sessione
dedicata al ruolo delle fluttuazioni nell'evoluzione della
pandemia, studiata con modelli dinamici predittivi.
Il rumore fa parte della nostra vita anche se non ce ne
accorgiamo" ha detto all'ANSA il professor Gammaitoni. "Tutti i
sistemi biologici - ha aggiunto - funzionano infatti sulla base
di moti in parte casuali. Basta pensare al moto delle cellule
nel corpo umano, soggette alle fluttuazioni termiche, a quello
delle foglie su un albero o agli spostamenti delle nuvole che
generano la pioggia. Il rumore non è quindi solo quello sonoro,
anche se il concetto è lo stesso: il pianoforte produce
oscillazioni regolari ed è una musica mentre un bicchiere che
cade e si rompe provoca qualcosa di altamente irregolare. Capire
come funziona la natura significa vivere meglio". (ANSA).
Scienziati rumore a confronto "per aiutare a vivere meglio"
Congresso a Perugia sul fenomeno dei moti casuali