(ANSA) - TERNI, 30 SET - "Avevamo chiesto di convocare la
Conferenza regionale dell'economia e del lavoro, unico istituto
riconosciuto e disciplinato dallo Statuto della Regione, per
discutere del futuro delle acciaierie, dell'economia ternana e
delle prospettivo di sviluppo della seconda città dell'Umbria.
Ma 'qualcuno' ha deciso di ignorare l'atto approvato dal
Consiglio regionale convocando una generica conferenza per il
prossimo 8 ottobre sul tema 'Il futuro di AST e lo sviluppo
industriale ed occupazionale della conca ternana'": lo denuncia
il portavoce delle opposizioni in Assemblea legislativa, Fabio
Paparelli, in una lettera indirizzata al presidente Marco
Squarta e per conoscenza all'Ufficio di presidenza.
Paparelli esprime "stupore e preoccupazione, per la scelta di
ignorare la mozione approvata dal Consiglio regionale proponendo
un incontro in tono minore, quasi informale, sminuito e
derubricato a mera, sbrigativa e generica conferenza". "Un
fatto ancora più grave - aggiunge - a fronte della grande
preoccupazione esistente per il futuro economico della città,
dopo mesi e mesi di richieste inascoltate delle parti sociali.
La partecipazione a questo necessario momento di confronto deve
essere ampliata nel rispetto delle attuali regole per il
contenimento della diffusione del Covid, a tutti gli
stakeholders istituzionali economici e sociali che possano dare
un contributo fattivo ai lavori della medesima conferenza che
deve, secondo quanto convenuto, assumere i caratteri di
Conferenza regionale dell'economia e del lavoro. Appare inoltre
evidente la necessità di rivedere i tempi previsti per gli
interventi: 10 minuti per ogni membro di Giunta e addirittura
solo cinque minuti per ogni capogruppo e portavoce sono
fortemente penalizzanti per la minoranza e complessivamente la
tempistica assegnata appare riduttiva rispetto all'importanza
della giornata in relazione al futuro del sito siderurgico del
ternano e dell'economia dell'Umbria del sud". (ANSA).
Paparelli, allargare conferenza su futuro dell'Ast
Per portavoce minoranze "ignorato atto Consiglio regionale"