Umbria

Il vicepresidente del Csm in visita alla Mostra di Raffaello

L'incontro con il sindaco Secondi, arte volano di sviluppo

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 06 NOV - "Un' immersione nella cultura che fa rimanere meravigliati. Si rimane meravigliati spesso in Italia dove in tante occasioni si vedono opere d'arte di primo livello; ma la mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo rappresenta una ricostruzione e un lavoro davvero affascinante. E' quasi un obbligo visitare questaeccellenza dell'Italia. Complimenti a Città di Castello che è riuscita a creare un tesoro, orgoglio di tutto il Paese": lo ha detto David Ermini, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura che, insieme all'onorevole Walter Verini, a Città di Castello ha incontrato il sindaco Luca Secondi ed ha visitato la mostra "Raffaello giovane e il suo sguardo" in Pinacoteca.
    "Abbiamo una fase di vero Rinascimento nel senso estensivo del termine - ha detto il sindaco, accompagnato dal vicesindaco, Giuseppe Bernicchi, e dall'assessore alla Cultura, Michela Botteghi - c'è una rinascita dopo un periodo complicato; sul fronte del patrimonio artistico diamo molto per scontato mentre è un grande valore aggiunto. L'attenzione di tante personalità a livello nazionale conferma il nostro patrimonio inestimabile e la capacità di valorizzarlo farà la differenza. Sono onorato dell'attenzione riservata alla mostra dal vicepresidente, che premia gli sforzi organizzativi e la determinazione dell'Amministrazione comunale e delle curatrici". Il vicepresidente Ermini si è soffermato anche nell'atelier che Stefano e Francesca Lazzari della Bottega artigiana tifernate hanno allestito nella Sala dei fasti e nel quale riproducono le fasi di realizzazione pittorica dello Sposalizio della Vergine.
    La curatrice della mostra Laura Teza ha accompagnato la delegazione istituzionale nella visita, introducendo i punti salienti della mostra ed in particolare il nuovo allestimento che valorizza i rapporti a distanza tra Raffaello e Signorelli nelle sue prime quattro opere del periodo tifernate. (ANSA).
   

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