Umbria

Più controllo del territorio con Borghi sicuri della polizia

Progetto vuole tenere conto delle istanze delle comunità

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 23 NOV - Nasce dalla volontà di assicurare una attività di controllo che tenga conto delle esigenze di prevenzione della criminalità nei territori della provincia di Perugia e della richiesta e percezione di sicurezza da parte della popolazione, il progetto 'Borghi sicuri'. E' stato presentato dal questore del capoluogo umbro, Giuseppe Bellassai, insieme al dirigente della divisione anticrimine Alessandro Drago.
    Un progetto che vuole tenere conto delle istanze e delle sollecitazioni delle comunità, intendendo per queste non solo le istituzioni pubbliche ma anche le medie e piccole aggregazioni sociali. In particolare 'Borghi Sicuri' prevede servizi di controllo del territorio rafforzati su tutta la provincia di Perugia, suddivisa in 8 macro aree (Perugia, Todi, Città della Pieve, Assisi, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Spoleto).
    "Una attività di prevenzione che sia organizzata e disciplinata, dando concretezza al concetto dell' 'Esserci sempre', caposaldo dell'azione svolta dalla Polizia di Stato - ha spiegato il questore - e indicativo di una volontà di stare il più possibile a contatto con le esigenze dei cittadini. Stare vicino a tutta la collettività provinciale e, attraverso questa vicinanza, catturare anche la fiducia dei cittadini che è elemento assolutamente fondamentale per fare una buona sicurezza. La sicurezza è sicuramente materia di nostra spettanza ma penso che non si possa fare una vera e importante attività di sicurezza se non attraverso la collaborazione della collettività provinciale".
    Il questore ha quindi ribadito l'obiettivo di "creare un rapporto forte con le collettività dei territori". "Un territorio ampio quello della provincia di Perugia - ha concluso Bellassai - con problemi diversi da zona a zona ma con una unica esigenza che è quella di una maggiore sicurezza".
    'Borghi sicuri' prevede un articolato piano di potenziamento e intervento su tutto il territorio provinciale, con particolare attenzione alle zone dove si verificano con più frequenza gli eventi criminosi e rafforzando i dispositivi già in atto nelle porzioni di territorio che, di volta in volta, appaiono meritevoli di attenzione. (ANSA).
   

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