(ANSA) - PERUGIA, 26 NOV - Ha espresso "grande preoccupazione
per il costante incremento dell'energia e delle materie prime"
il Consiglio generale di Confindustria Umbria nella sua prima
riunione. Situazione che per l'Organismo "mette a rischio la
ripresa industriale e che ha ricadute molto negative sulla
economicità della gestione delle imprese".
"I problemi legati alle catene di fornitura - ha sottolineato
il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli -
erano già apparsi nei mesi scorsi, ma il perdurare di questa
situazione genera prospettive preoccupanti. Entro la fine
dell'anno e nella prima parte del 2022 le difficoltà potrebbero
avere un impatto ancora più significativo".
Per Confindustria - si legge in una sua nota - ad "aggravare
le conseguenze derivanti dall'aumento dei costi dell'energia"
contribuisce "l'incertezza connessa all'emergenza
epidemiologica, che sta causando ulteriori rincari di alcune
materie prime". Il prezzo dell'acciaio nell'ultimo anno - è
stato detto - ha registrato un aumento superiore al 150% e
aumenti eccezionali riguardano anche i polietileni, il rame, il
legno.
"Le misure che il Governo ha adottato - ha sottolineato
Briziarelli - sono destinate al contenimento delle bollette
delle famiglie, degli artigiani e delle microimprese. È ora però
necessario intervenire con strumenti straordinari per il
comparto industriale, da assumere in tempi rapidi. Le imprese
sono impegnate nella transizione verso l'utilizzo di fonti
energetiche decarbonizzate, ma al momento non ci sono
alternative sostenibili al gas naturale, che rappresenta ancora
il miglior combustibile disponibile dal punto di vista
ambientale. Per l'avvicinamento agli obiettivi green in tempi
ragionevoli è necessario assicurare un quadro regolatorio certo
e specifici incentivi per favorire lo sviluppo di nuove
soluzioni energetiche". (ANSA).
Confindustria preoccupata per aumenti prezzi materie prime
Per presidente Briziarelli problemi legati alle catene fornitura