Umbria

I massimi esperti di malacologia al museo "Malakos"

Per partecipare a due settimane di approfondimento

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA), 09 DIC - Per due settimane, ad inizio primavera del prossimo anno, Città di Castello diventerà la capitale mondiale delle conchiglie con sede presso il museo-laboratorio "Malakos" dove arriveranno i maggiori esperti di malacologia su iniziativa del "Museum National D'Histoire Naturelle" di Parigi, la massima istituzione in materia, per partecipare a due settimane di approfondimento.
    "Ospitare gli specialisti del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi e collaborare con il più importante centro di ricerca del mondo per la malacologia è una cosa che non avrei mai osato sognare", ha detto il professor Gianluigi Bini, 70 anni, biologo fiorentino trapiantato da oltre 20 anni a Città di Castello, fondatore nel 2005 di "Malakos" - tra le collezioni private più grande d'Europa, con circa 600mila esemplari catalogati - affiancato dalla dottoressa Debora Nucci, biologa, responsabile della direzione operativa del museo e di tutte le iniziative didattiche, e della dottoressa Beatrice Santucci (naturalista e biologa dell'evoluzione) che da circa oltre un anno si occupa della ricerca.
    "Se questa prima collaborazione sarà un successo - aggiunge - il rapporto con il Museo di Parigi diverrà stabile, con risvolti positivi che non posso neppure immaginare. Loro hanno le collezioni più vaste del mondo con oltre dieci milioni di esemplari, comprese le storiche collezioni di Lamarck ed altri giganteschi scienziati dal '700 fino ai nostri giorni e si servono per i loro studi dei maggiori ricercatori di tutto il mondo. Ed il prof. Philippe Bouchet, direttore del Dipartimento di Malacologia è riferimento assoluto per tutti coloro che studiano e approfondiscono questa materia". Anche il sindaco, Luca Secondi e l'assessore alla Cultura, Michela Botteghi nel commentare con soddisfazione e orgoglio la visita-studio dei "luminari" mondiali della malacologia hanno evidenziato - in una nota del Comune - come il museo "Malakos" "si stia trasformando sempre di più anche in un vero e proprio centro di studio e ricerca capace di catalizzare l'attenzione ed interesse di Università italiane e straniere ed eccellenze mondiali". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it