(ANSA) - PERUGIA, 27 DIC - Alla luce dell'attuale contesto che vede anche in Umbria la diffusione ampiamente prevalente della variante Omicron, il Commissario regionale per l'emergenza coronavirus, Massimo D'Angelo, ha emanato nuove disposizioni "volte al massimo contenimento della circolazione virale e della difesa delle categorie più deboli come anziani e soggetti con patologie gravi". Lo riferisce la Regione spiegando che i test molecolari eseguiti il 24 e 25 dicembre evidenziano che oltre l'80% presentano "drop out" del gene S che è caratteristico della variante Omicron.
I positivi al Covid, sia dall'esito del tampone molecolare che al test antigenico, dovranno rimanere in isolamento contumaciale almeno per dieci giorni, di cui gli ultimi tre senza sintomi, ed avere un test molecolare negativo fatto alla scadenza dell'isolamento stesso. Nel caso in cui quest'ultimo tampone risultasse positivo l'isolamento proseguirà per ulteriori sette giorni al termine dei quali seguirà ulteriore tampone.
Contatti di positivo: se il soggetto venuto a contatto con un positivo è vaccinato con ciclo completo da almeno 14 giorni dovrà rimanere in quarantena per sette giorni, al termine dei quali dovrà risultare negativo a un tampone molecolare o un test antigenico. Oppure dovrà rimanere in isolamento per 14 giorni al termine dei quali potrà uscire dall'isolamento senza l'esecuzione di un test diagnostico. Se il soggetto venuto a contatto con un positivo non è vaccinato con ciclo completo, dovrà rimanere in quarantena per dieci giorni al termine dei quali dovrà avere un tampone molecolare o test antigenico con risultato negativo.
Tali disposizioni - spiega la Regione - derivanti dall'applicazione della Circolare del Ministero della salute n.
54258 del 26.11.21, sono necessarie anche alla luce del sequenziamento relativo alla "flash survey" dell'Iss del 22 dicembre la quale riporta, su 68 campioni, 44 (64,7%) con variante B.1.1.529 (Omicron). (ANSA).
Nuove disposizioni regionali per contenere il virus
Variante Omicron in oltre l'80 per cento dei test molecolari