Umbria

Accordo Polizia-Anci per maggiore sicurezza informatica

Previsti una serie di eventi formativi per Enti e Comuni

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 12 GEN - È stato sottoscritto alla questura di Perugia un protocollo d'intesa tra la Polizia di Stato e l'Anci Umbria finalizzato alla salvaguardia della sicurezza informatica. Prevede una serie di eventi formativi per Enti e Comuni, per la prevenzione ed il contrasto dei crimini informatici su sistemi preposti alla conservazione e custodia di dati sensibili.
    L'intesa è stata firmata dalla dirigente del Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni per l'Umbria, Michela Sambuchi, dal presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, e dal responsabile delle relazioni esterne della questura, Riccardo Bordini.
    La stessa Questura spiega che la cooperazione è finalizzata "alla prevenzione e o protezione da attacchi informatici, anche di matrice terroristica, che già da tempo, viene realizzata dalla Polizia di Stato, in via esclusiva, tramite il Cnaipic, Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma e dai Nuclei operativi di sicurezza cibernetica sul territorio".
    "La Polizia di Stato - ha affermato Sambuchi - opera in tale ambito, con tecnologie di elevato livello e con personale altamente qualificato, specializzato nel contrasto al cyber crime, avendo maturato concreta esperienza anche nei settori del cyber terrorismo e dello spionaggio industriale, per l'innalzamento dei livelli di sicurezza informatica in settori particolarmente sensibili e rispetto alla formazione delle diverse figure sul territorio umbro".
    Per il presidente dell'Anci "questo protocollo arriva al momento opportuno". "La pandemia ha incrementato lo scambio di dati - ha aggiunto -, semplificando il rapporto tra pa e utenti, ma inevitabilmente questo comporta la necessità di aumentare il livello di attenzione verso gli attacchi informatici per tutelare sia gli enti comunali che chi vi accede attraverso i servizi online". (ANSA).
   

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