(ANSA) - PERUGIA, 15 GEN - Approda lunedì davanti alla Corte
d'appello di Perugia il processo legato al 'caso' Alma
Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov,
espulsa verso il Kazakhstan nel 2013 insieme alla figlia Alua.
Al vaglio dei giudici di secondo grado la sentenza di primo
grado che nell'ottobre del 2020 condannò, tra gli altri, Renato
Cortese, che all'epoca dei fatti guidava la squadra mobile di
Roma, e Maurizio Improta, al tempo capo dell'l'Ufficio
immigrazione, a cinque anni di reclusione e all'interdizione
perpetua dai pubblici uffici.
In particolare per Cortese, Armeni, Stampacchia, Tramma, Leoni
e Improta la condanna è per sequestro di persona.
Gli imputati furono invece assolti da una decina dei capi
d'accusa per falso ideologico, abuso e omissione d'atti
d'ufficio. (ANSA).
Torna in aula il 'caso' Shalabayeva per processo appello
Lunedì il via al procedimento davanti alla Corte di Perugia