(ANSA) - PERUGIA, 14 FEB - Ha ricordato "i numerosi ammalati
che durante la pandemia hanno vissuto nella solitudine nel
reparto di terapia intensiva" il cardinale Gualtiero Bassetti
all'omelia della celebrazione eucaristica della 30/a Giornata
mondiale del malato tenutasi a Perugia presso la chiesa
parrocchiale "Maria Regina della Pace" in Santa Lucia. "Io
stesso sono stato uno di loro" ha sottolineato l'arcivescovo del
capoluogo umbro e Città della Pieve, nonché presidente della
Cei.
"Per tanti di loro - ha ricordato ancora Bassetti parlando dei
malati della pandemia - quello è stato l'ultimo tratto della
loro vita, certamente curati da generosi operatori sanitari a
cui va tanta riconoscenza, ma lontani dagli affetti più cari e
dalle persone più importanti della loro esistenza terrena. Non
si possono dimenticare le immagini che abbiamo visto al Nord
Italia, a Bergamo, a Brescia..., che ancora ci toccano e ci
commuovono profondamente. Ecco allora quanto è importante nella
malattia avere accanto testimoni della carità di Dio e
dell'esempio di Gesù. Penso ai medici, agli infermieri, ai
tecnici di laboratorio, agli addetti all'assistenza dei malati,
come pure a tutti i volontari che donano tempo prezioso a chi
soffre".
Rivolgendosi agli operatori sanitari, il cardinale Bassetti -
riferisce la diocesi - ha sottolineato che "anche quando è
impossibile guarire, voi operatori sanitari, ci insegnate che è
sempre possibile curare, consolare, far sentire una vicinanza
che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia".
(ANSA).
Card. Bassetti ricorda "solitudine" malati intensive
"Sono stato uno di loro" dice presidente Cei e vescovo Perugia