Umbria

Capigruppo Umbria, non torni a echeggiare la parola guerra

Chiedono impegno di "Ue, ogni singolo Stato e ogni Regione"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 24 FEB - "Non possiamo accettare che la parola guerra torni ad echeggiare in Europa, riportando d'attualità situazioni tragiche, conflitti e devastazioni che pensavamo di aver accantonato per sempre, relegandole ai periodi bui del confronto diplomatico sostituito dallo scontro armato.
    L'Unione europea, ogni singolo Stato e ogni Regione devono fare tutto quanto possibile per porre fine fin da subito ad una aggressione militare che finirà, come sempre accade, per provocare morti civili, lutti e sofferenze in popolazioni innocenti, che non meritano di tornare a sentire tuonare i cannoni": lo chiedono i capigruppo dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Simona Meloni, Pd, Eleonora Pace, FdI, Thomas De Luca, M5s, Stefano Pastorelli, Lega, Paola Agabiti, Tesei presidente, Andrea Fora, Patto civico, Roberto Morroni, FI, e Vincenzo Bianconi, Misto, commentando l'attacco delle forze armate russe contro l'Ucraina. "Le immagini che tutto il mondo sta vedendo non devono trovarci indifferenti e non possiamo far finta di non vedere" aggiungono.
    "La guerra - rimarcano i capigruppo - non deve tornare a far parte del nostro vocabolario e ad essere una plausibile alternativa alla diplomazia e alle pacifiche relazioni internazionali. I tempi in cui le controversie internazionali potevano risolversi solo con le armi sono ormai trascorsi e la stessa nostra Costituzione lo sancisce. L'Umbria, terra del messaggio di pace lanciato da San Francesco e Aldo Capitini, deve levare la propria voce contro questo assurdo conflitto, senza divisioni o distinguo". (ANSA).
   

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